Martedì 4 marzo alle ore 21,00
SESSANTOTTOinFILM
Rassegna di cinema a cura di Giuliano Capani
Rassegna di cinema a cura di Giuliano Capani
Easy Rider, di Dennis Hopper (USA, 1969)
Interpretato dallo stesso Hopper e da Peter Fonda che ne scrissero il soggetto, nonché da un giovane Jack Nicholson alla sua prima esperienza cinematografica (era il produttore indipendente del film). Narra di due ragazzi che, dopo aver venduto una partita di droga decidono di scorrazzare in libertà con le loro moto Harley Davidson compiendo un viaggio controcorrente (contro il corso del sole: da ovest ad est) da Los Angeles a New Orleans attraversando le realtà più significative della nuova generazione in cerca di modi di vita alternativi. È considerato il primo film della generazione del sessantotto. Ha vinto il premio come Miglior Film di un Regista Esordiente al Festival di Cannes del 1969 e ha guadagnato due nomination all'Oscar come Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista. Film importante perché si inserisce nel contesto culturale di quegli anni, cultura di controtendenza e voglia di evasione - libertà da una società medio borghese. Il tema del viaggio percorre e traccia le linee generali del film. Celebre anche la colonna sonora, composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta, e diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della soundtrack sono stati raccolti nell'album dei Byrds: Ballad of Easy Rider.
Interpretato dallo stesso Hopper e da Peter Fonda che ne scrissero il soggetto, nonché da un giovane Jack Nicholson alla sua prima esperienza cinematografica (era il produttore indipendente del film). Narra di due ragazzi che, dopo aver venduto una partita di droga decidono di scorrazzare in libertà con le loro moto Harley Davidson compiendo un viaggio controcorrente (contro il corso del sole: da ovest ad est) da Los Angeles a New Orleans attraversando le realtà più significative della nuova generazione in cerca di modi di vita alternativi. È considerato il primo film della generazione del sessantotto. Ha vinto il premio come Miglior Film di un Regista Esordiente al Festival di Cannes del 1969 e ha guadagnato due nomination all'Oscar come Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista. Film importante perché si inserisce nel contesto culturale di quegli anni, cultura di controtendenza e voglia di evasione - libertà da una società medio borghese. Il tema del viaggio percorre e traccia le linee generali del film. Celebre anche la colonna sonora, composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta, e diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della soundtrack sono stati raccolti nell'album dei Byrds: Ballad of Easy Rider.